Ambiente dunale

 

Drasticamente compromesso dallo sfruttamento dell’arenile sabbioso a fini balneari, urbanistici e dal calpestamento umano eccessivo, l’ambiente dunale gode di relativa buona salute nell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, grazie alle sue molteplici specie vegetali, essenziali per la formazione e la conservazione della duna. La flora psammofila, adattata a sopravvivere all’ostile ambiente costiero, caratterizzato da suolo arido con alte concentrazioni di cloruro di sodio, soleggiamento e ventilazione intensi, presenta essenze di assoluto rilievo tra cui Pancratium maritimum (Giglio di Mare), Verbascum niveum, Echinophora spinosa, Eryngium maritimum, Salsola kali, Medicago maritima, Agropyron junceum, Euphorbia peplis, Cakile maritima, Sprolobolus pungens, Calystegia soldanella (Soldanella marittima), Cyperus capitatus, Ammophila litoralis, ecc. Si registra anche la presenza di alcune specie aliene: Yucca gloriosa, Cenchrus incertus ed Erigeron canadensis.

La sopravvivenza di queste piante è di vitale importanza per la conservazione della biodiversità dell’ambiente dunale. Le dune, conformazioni geologiche mobili a seconda del vento e delle mareggiate, sono la principale barriera all’erosione eolica. Grazie ai cordoni erbosi costituiti dalle specie pioniere, le particelle di sabbia, che altrimenti sarebbero disperse dal vento a chilometri di distanza, vengono intercettate e bloccate al suolo dalle piante dunali. Non a caso a ogni cespo corrispondono dei monticelli di sabbia. L’eradicazione di questo fronte vegetale è, pertanto, uno dei principali fattori di erosione della costa. Nell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano i cordoni dunali sono rinforzati nella fascia retrodunale dalla pineta litoranea, a ridosso della quale è stata accertata una popolazione di Romulea rollii (Zafferanetto delle spiagge).

La fauna dunale è più variegata di quanto possa apparire a prima vista. Tra gli insetti vanno ricordati lo Scarabeus semipunctatus, il Lamprinodes pictus, lo Brithys crini e il Formicaleone, un neurottero della famiglia dei Mirmeleontidi. La specie animale simbolo dell’ambiente dunale è però il Fratino, Charadrius alexandrinus, un piccolo uccello della famiglia dei Caradridi a rischio di estinzione per la rarefazione del proprio habitat. Tra i rettili, oltre alla lucertola italiana, Podarcis siculus, vanno segnalati spiaggiamenti occasionali della tartaruga comune, Caretta Caretta, presente in mare aperto, ma non nidificante nell’area.

Mario Cipollone

      Bibliografia:

 

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