Una pericolosa graminacea americana sta invadendo le spiagge di Pineto e Silvi

 

Lungo gli arenili è possibile notare in questo periodo una pianta erbacea con spighe spinose. Si tratta di una graminacea di origine americana: il Cenchrus spinifex Cav. (nome italiano nappola delle spiagge). La pianta predilige i suoli sabbiosi e produce dei globuli spinosi che, se involontariamente pestati a piedi nudi, si infiggono dolorosamente nella pelle. Il programma Life III dell’Unione Europea afferma che “la diffusione di specie aliene o alloctone è una delle minacce più gravi per la biodiversità, seconda solo alla distruzione dell’habitat. Oltre a compromettere gli ecosistemi e contribuire all’estinzione delle specie autoctone, le specie aliene invasive causano anche ingenti danni socio-economici”. Nella FOTO 1 vediamo una spiga verde e due spighe mature di color marrone. Queste ultime rilasciano i globuli spinosi che si attaccano al vello degli animali, alla pelle delle persone (FOTO 2) alle scarpe (FOTO 3 e 4) e alle gomme delle biciclette (FOTO 5) e si disseminano invadendo altre zone.

Se si tagliano le piante con il decespugliatore (FOTO 6) si fa una involontaria semina della stessa (FOTO 7 e 8).

La pianta è annuale e in alcuni ambienti anche perenne e per eliminare le parti riproduttive è necessario usare un tosaerba con sacco di raccolta (FOTO 9).

Il materiale vegetale raccolto deve essere bruciato perché i semi (globuli spinosi) restano vitali. I cespi che rimangono nel suolo si possono togliere facilmente a mano perché l’apparato radicale è superficiale (FOTO 10).

In altro modo le piante si possono bruciare con il piro-diserbo, tecnica ecologica, che non lascia residui chimici nel terreno. Non è necessario incenerire i cespi, ma è sufficiente “scottarli” per toglierne la vitalità (FOTO 11 e 12).

Consigliamo a tutti i balneatori, agli operatori del verde e alle istituzioni di intervenire al più presto per estirpare questa pianta che sta diventando invasiva e potrebbe compromettere l’accessibilità alle spiagge e la biodiversità dei luoghi.

(Si ringrazia per il supporto il Dott. Agr. Antonio Antonucci)

Cenchrus spinifex sulle dune di Pineto