Torre Cerrano, da 100 anni landmark della costa abruzzese

 

Torre Cerrano come la vediamo oggi è il frutto di diverse modifiche e aggiunte avvenute nei secoli. Il corpo originario risale alla seconda metà del XVI secolo ed è riconducibile alla classica tipologia delle torri costiere abruzzesi del periodo viceregnale (vedasi figura), a tre caditoie per lato. La forma è tronco-piramidale a base quadrata, con lato di 6 canne napoletane di dimensioni (circa 12,60 m). Si fa notare che non era presente la merlatura nella configurazione originaria: infatti l’elemento di difesa  era costituito dalle caditoie e il coronamento era rettilineo.

Tipologia di torre costiera del viceregno

Vittorio Faglia, in seguito alla ricognizione fatta nel 1976, riporta che “la torre, tipica del viceregno in posizione dominante e sul mare ha subito all’inizio del secolo importanti interventi di ampliamento e sopralzo e di scarpata per la linea ferroviaria che hanno molto modificato l’aspetto originario.
Il sopralzo in stile risale al 1915 (quest’anno ricorrono proprio i 100 anni dalla costruzione). Questo ampliamento ha cambiato radicalmente la percezione del fortilizio, che ha assunto una connotazione unica. A quest’epoca dovrebbero risalire le merlature guelfe al primo terrazzo che sono riprese anche in sommità.

È l’ingegner Vincenzo Rosati (1859 – 1943) l’artefice di questo progetto di ampliamento, che fu ideato e portato a compimento per il proprietario di allora, Pasquale Filiani. È quindi da questo intervento che la torre assume le attuali sembianze, inserendosi in modo dirompente nel paesaggio e diventando sempre più un landmark riconoscibile e punto di riferimento ancora più notevole sulla costa.
Alla figura di Rosati è dedicata un’importante mostra che vi segnaliamo, “Vincenzo Rosati un eclettico abruzzese”, a cura di Davide De Luca, presso il Museo archeologico civico capitolare De Galitiis De Albentiis Tascini ad Atri, dal 26 luglio al 4 ottobre (ingresso gratuito).

Il resto degli ampliamenti e delle modifiche volumetriche alla torre risalgono poi al 1947, con l’aggiunta del corpo a “L” a sud-est. Nel 1983 è patrimonio della provincia di Teramo e attualmente ospita la sede legale del Parco Marino omonimo, con l’info-point e il Museo del Mare, e il Centro Internazionale di Formazione Veterinaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise.

Francesco Verrocchio