Siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale

 

I siti di interesse comunitario (SIC) sono definiti dalla Direttiva 92/43/CEE del Consiglio Europeo (Direttiva Habitat). Scopo della direttiva è “contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo”. I siti di interesse comunitario sono aree geograficamente definite, le cui superfici siano chiaramente delimitate, che contribuiscono in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale (elencati nell’allegato I) o una specie (elencate nell’allegato II) in uno stato di conservazione soddisfacente. Zone Speciali di Conservazione (ZSC) sono quei SIC nei quali “sono applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e/o delle popolazioni delle specie per cui il sito è designato”. Lo stato di conservazione è considerato soddisfacente quando l’area di distribuzione degli habitat o delle specie sia stabile o in espansione e le condizioni ambientali siano tali da garantirne la presenza e la permanenza a lungo termine.

Invece le zone di protezione speciale (ZPS) sono individuate dalla Direttiva 2009/147/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio (Direttiva Uccelli, che sostituisce la vecchia Direttiva 79/409/CEE), concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Tale direttiva riguarda la “conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo” e si prefigge la protezione, la gestione e la regolazione di tali specie e ne disciplina lo sfruttamento.
I SIC e le ZPS costituiscono la cosiddetta rete Natura 2000, che, in Italia, protegge una superficie pari a oltre il 20% del territorio nazionale.

Nel comprensorio del Cerrano sono presenti due Siti di interesse comunitario:
- Calanchi di Atri (IT7120083)
- Torre del Cerrano (IT7120215)