“Cerrano: la natura si svela” al Camogli – InMaRe Film Festival

 

Come annunciato abbiamo presenziato al primo InMARe Film Festival a Camogli, con il documentario patrocinato dall’AMP Torre del Cerrano “Cerrano: la natura si svela” proiettato nella giornata di venerdì 6 dicembre. Il festival e la presentazione del video sono stati un’occasione unica per far conoscere la nostra realtà e confrontarsi con altre aree marine meno giovani della nostra.

La giuria degli esperti, composta da nomi illustri come Folco Quilici e Danilo Mainardi oltre che da Donatella Bianchi, conduttrice di Lineablu, Pietro Greppi, direttore della rivista “Natura” e dalla dott.ssa Maria Carmela Giarratano del Ministero dell’Ambiente, ha assegnato il Primo premio assoluto “Città di Camogli” per la categoria cortometraggi a “Il gigante e il pescatore” di Manfred Bortoli e Daniele Iop: il cortometraggio parla dell’amicizia tra un giovane pescatore e il pesce balena. Invece il Primo premio assoluto “Città di Camogli” categoria “film e medio metraggi” è andato allo spagnolo Eduardo Ortega Gil con il suo “Arribada”, che si è aggiudicato anche il Premio “Education”, assegnato da una speciale giuria formata dagli allievi di alcune scuole. Il film riguarda il Parco Nazionale di Ostinal e mostra la simbiosi che esiste tra la gente del villaggio e le tartarughe che in massa e tra mille difficoltà approdano sulla spiaggia per deporre le loro uova, esemplificando un modo sostenibile di gestione e sfruttamento delle risorse naturali.

Nel talk show del sabato pomeriggio si è parlato dell’evoluzione della divulgazione ambientale. Il prof. Mainardi ha messo in evidenza come spesso la ricerca dei grandi ascolti televisivi ha portato in secondo piano nei documentari alcuni aspetti invece importanti: tra questi il fatto che non si trasmette il senso della biodiversità e, per esempio, si trattano poco gli insetti. Donatella Bianchi ha sottolineato l’importanza delle comunità locali come interlocutori principali per la divulgazione, arrivando le istituzioni sempre in ritardo. Il presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Vittorio Alessandro ha portato all’attenzione come la costa, in quanto luogo di transizione tra la terraferma e il mare, debba essere rivalutata dal punto di vista ambientale, perché è la parte visibile e più a stretto contatto con l’uomo delle riserve marine. Folco Quilici ha ribadito l’importanza di diffondere questo tipo di documentari nelle scuole affinchè possa crescere la consapevolezza sui temi ambientali nelle generazioni future.