Biodiversità, legalità e lotta alla desertificazione e ai cambiamenti climatici

 

Se immaginassimo di guardare dall’alto il paesaggio sotto di noi ci accorgeremmo che ciò che tuteliamo non è altro che un insieme di francobolli di terra e di mare, stretti tra le infrastrutture urbane e i reticoli delle occupazioni umane che variano con le stagioni. Quello che rende unico questo nostro territorio sono i lembi di natura ai quali non sempre riconosciamo l’importanza che meritano. Infatti, se adoperarsi per tutelarli è difficile, ma non impossibile e, in qualche modo, qualcosa di concreto si sta facendo negli ultimi anni, ampliarli e garantire una maggiore presenza di aree naturali, di boschi e di corridoi ecologici che compensino l’espansione edilizia degli ultimi decenni sembra qualcosa a cui nessuno pensa. Nonostante fossero altri tempi, ben lontani dall’attuale grado di inurbamento costiero, il lungimirante fondatore della città di Pineto, Luigi Corrado Filiani, dovette battersi fortemente per avere la sua città ideale.Una verdeggiante pineta al posto di case popolari sul mare e un recupero di una cupa cava d’argilla sono opere di cui ancora oggi godiamo la bellezza e l’utilità. Ma cosa siamo capaci di fare oggi? Sembra che chi possa avere facoltà e capacità oggi di fare scelte sul fronte dell’impatto sul territorio di aree boschive e naturali non si accorge di quanto grande e necessario possa essere il segno da lasciare.

La bellezza del paesaggio sarebbe la prima cosa più evidente che dovrebbe stimolare qualsiasi sforzo, ma non dimentichiamo che dietro ci sarebbe qualcosa di più prezioso per la nostra vita: la garanzia di non perdere la biodiversità presente e, anzi, di arricchirla, e l’allontanamento dello spettro della desertificazione e degli effetti dei cambiamenti climatici in atto.

Possiamo immaginare facilmente cosa frena tutto questo. Sicuramente è l’interesse economico che non ancora riesce a considerare il valore incommensurabile dei cosiddetti “servizi ecosistemici” a dettare le regole dello sviluppo dei territori. Ma l’elemento più grave che influenza purtroppo ogni giorno le nostre azioni è anche la legalità che fatica ad affermarsi. Leggi, regolamenti e principi comuni scritti nella Carta Costituzionale difendono il nostro patrimonio comune, ma la nostra perversa condotta ci fa dimenticare di dover migliorare la condizione umana sulla Terra ampliando gli spazi dedicati al verde e rischia di far scomparire anche quei “francobolli” preziosi di natura che sono arrivati fino a noi e per la cui tutela dobbiamo batterci così faticosamente ogni giorno.